di Matteo Gentile
Scade il 18 dicembre il termine per aderire al “Festival dell’Immagine” di Martina Franca
Un viaggio tra i popoli del mondo che si conclude in Valle d’Itria
C’è ancora tempo (ma non troppo) per iscrivere una propria opera alla settima edizione del Festival dell’immagine di Martina Franca. Entro il 18 dicembre i pittori o fotografi che vorranno cimentarsi con il tema di quest’anno: “Viaggio tra i popoli del mondo” potranno iscrivere due opere. Una tematica ad ampio respiro nella settima edizione di una manifestazione che suscita sempre maggiore interesse sia tra gli addetti ai lavori che tra gli appassionati dell’arte figurativa e non solo. A organizzare l’evento, la cui fase finale sarà una mostra-concorso che si terrà dall’8 al 12 febbraio 2017 presso le sale del Centro Servizi di Piazza d’Angiò di Martina Franca, è l’associazione di Promozione Sociale e Culturale “Riflessi d’Arte” con sede nella “capitale” della Valle d’Itria. L’iniziativa “nasce con lo scopo di favorire la promozione di iniziative culturali ed artistiche, con particolare attenzione alle espressioni pittoriche, letterarie, fotografiche, e musicali”, affermano gli organizzatori. Nell’ambito delle attività con i suoi soci, l’associazione ha organizzato la mostra concorso di dipinti, sculture, disegni per la prima volta nel 2010 dalla volontà di Tonio Cantore (responsabile del progetto, partito e ideato con l’associazione “Un’Altra Martina”). “Lo scopo primario dell’iniziativa, oltre alla realizzazione della cornice artistica, – aggiunge Cantore – è quello di permettere ai soci e agli artisti partecipanti di cimentarsi nella rappresentazione grafica e artistica in generale”. Sul sito dell’associazione (www.festivaldellimmagine.it) è possibile iscriversi, prendere contatti con l’organizzazione, visionare le opere, seguire tutte le altre attività collegate all’evento e contattare tutti gli artisti che decidono di partecipare. Al momento, pertanto, è in piena fase preparatoria la settima edizione del Festival. E mentre continuano numerose le iscrizioni di artisti ed espositori che ancora una volta scelgono la vetrina di uno degli eventi artistici emergenti del Sud-Italia, gli organizzatori annunciano un primo importante tassello di qualità. Durante tutta la manifestazione e come membro della giuria sarà presente la dottoressa Mattea Micello, critica e storica dell’arte. Lucana di origine ma in pianta stabile a Milano, laureata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna è Dottore Magistrale in Discipline dell’Arte. Il suo sostegno continuo, attraverso la scrittura di saggi critici e l’organizzazione di eventi culturali, fa il pari con la collaborazione con molte testate giornalistiche e on-line attraverso trattazioni che puntano ad avvicinare il pubblico all’arte contemporanea. Questi i suoi pensieri riguardo la manifestazione: “Sarò felice di poter essere con voi nella bella Martina, dove ho potuto ricordare i posti della mia infanzia e del mio Sud. L’estate scorsa ho passato una bellissima esperienza con i tanti artisti in occasione dell’esposizione ‘Vicoli degli artisti’ ben organizzata dagli amici di Riflessi d’arte che con tanta passione portano avanti importanti progetti che gli appassionati non devono farsi sfuggire, perché vetrina di confronto per tutti in un emozionante festa dell’arte. Sarà un vero piacere stare con voi in questi giorni del Festival e dare il mio contributo all’evento”. Il regolamento del #FDI2017 è sempre on-line sul sito ufficiale, sul quale, come detto, è possibile iscriversi alla settima edizione compilando il form. Saranno due le opere presentabili da ciascun partecipante, tra le quali una fuori tema, ed è possibile iscriversi fino al prossimo 18 dicembre anche presso la sede associativa di Martina Franca in Via Bellini 77 contattando preventivamente il numero 3283422272.
“Si preannuncia un Festival ricco di novità e che mira al confronto su un tema, quello del ‘Viaggio’, che è di grande attualità e darà la possibilità a tutti gli artisti di interagire con altre culture e popoli del mondo, dando spazio alla fantasia tra paesaggi, architetture ed etnie”, conclude Vita d’Amico, presidente di Riflessi d’Arte.
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