La testimonianza di un paziente al poliambulatorio di Martina Franca

di Matteo Gentile

Nel parlare comune ma anche nelle disquisizioni letterarie e filosofiche ricorre spesso la frase “l’eccezione conferma la regola”. In sostanza, con questa affermazione ci si vuole spiegare il fatto che le anomalie che osserviamo in natura dimostrerebbero come la natura stessa sia invece retta da leggi che distinguono il regolare dall’irregolare. In quest’ottica, per Saturno22 parlare di cronaca può essere l’eccezione che conferma la regola per cui ci occupiamo essenzialmente di cultura e spettacolo. Ma la cultura della riconoscenza e della buona pratica del proprio dovere sono fatti che dovrebbero rappresentare la normalità, e non l’eccezione. Pertanto, parlare di un fatto di “buona sanità” nella città di Martina Franca proprio all’inizio del nuovo anno, pur essendo quella delle date una convenzione che ci siamo dati circa duemila anni fa, può essere un buon modo per augurarci che la buona sanità sia, appunto, la regola e non l’eccezione. Ma veniamo al fatto. Ci contatta tramite il social network una nostra illustre lettrice, che ci invita a porre la nostra attenzione a un episodio accaduto proprio a ridosso delle festività natalizie a un suo congiunto. Si tratta del signor Francesco Vinci, che ci ha autorizzato a fare il suo nome, il quale proprio grazie a due dottoresse definite “molto preparate e umane” è riuscito a trascorrere un altro Natale tra i suoi cari superando un infarto in corso. Ecco le sue testuali parole: “desidero ringraziare e segnalare quanto accadutomi, a testimonianza della grande professionalità ed umana attenzione di cui ho beneficiato. Voglio rivolgere un encomiale grazie alla cardiologa del Poliambulatorio di Martina Franca, dottoressa Cicerone Paola, e all’infermiera, dottoressa Montanaro Anna, che con grande dedizione e preparazione hanno seguito l’evolversi del mio problema, ovvero un infarto durante un controllo cardiologico. Sono stato curato con umanità, comprensione e professionalità dall’infermiera Montanaro Anna, che dopo aver effettuato un elettrocardiogramma ha prontamente mostrato il tracciato alla dottoressa Cicerone, la quale mi ha refertato un infarto in corso. Immediatamente è partita un’assistenza in urgenza per affrontare la mia grave situazione. Esprimo immensa gratitudine e stima alla dottoressa Cicerone per l’intervento eseguito magistralmente in ambulatorio e per l’attenzione e la sensibilità umana che mi ha dimostrato non solo come paziente, ma come persona. Ringrazio di vero cuore la dottoressa Cicerone e la sua collaboratrice Anna Montanaro per la loro professionalità ed umanità. Non le dimenticherò mai”. C’è da dire, ovviamente, che tale testimonianza in realtà non è un’eccezione, e che la dottoressa e l’infermiera citate sono una rappresentanza del personale professionalmente qualificato e umanamente valido che lavora presso la struttura martinese. Lo testimonia la stessa lettrice che ce l’ha segnalata, la quale aggiunge come sua considerazione personale come molte persone a Martina Franca, e anche lei stessa tra loro, “ci siano ancora dopo aver superato un delicato momento della loro esistenza in cui sono stati in bilico tra la vita e la morte, e nonostante non ci siano molti posti letto a disposizione, abbiano avuto la fortuna di incontrare sul loro cammino dottoresse e dottori molto umani. Umanità e professionalità spesso coincidono e ciò accade anche in campo giornalistico, quando dar notizie è inteso come vettore di umanizzazione ed è questo che tu fai”, conclude la nostra illustre lettrice. E non possiamo far altro che ringraziarla per la fiducia accordataci. Augurandoci che l’eccezione, quando è positiva, diventi regola.

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