di Tiziana Sisto
“La casa dove nasci segnerà per sempre la tua vita…potrai riempirla di libri e svuotarla di ricordi…ma le mura fra cui si è cresciuti condizioneranno chi sei e chi sarai “.
È con questi frammenti di pensieri che Luca Bianchini fa fare un viaggio nel tempo ai lettori, attraverso il suo ultimo romanzo “Nessuno come noi” ( già in vetta alle classifiche dei libri più venduti nelle ultime settimane ).
Un tuffo nella Torino degli anni ’80. Gli anni dei Gran Turchese e del Nesquik a colazione, delle felpe Best Company, del Postalmarket, dell’amata serie televisiva “Tre cuori in affitto “, della musica dei Spandau Ballet e dei Duran Duran, delle telefonate fatte dalle cabine telefoniche, delle Big Babol. Gli anni in cui il navigatore non esisteva e, per cercare un posto, ci si affidava a Tuttocittà. Gli anni in cui la gente lasciava il Sud per andare a lavorare alla Fiat. Già, i meridionali che venivano “guardati dall’ alto in basso” e che sentivano dire alle loro spalle “è del Sud, ma è una brava persona “. Così come oggi si commenta sullo straniero dicendo: “Non è italiano, ma è un bravo lavoratore “.
Un tuffo nella Torino degli anni ’80. Gli anni dei Gran Turchese e del Nesquik a colazione, delle felpe Best Company, del Postalmarket, dell’amata serie televisiva “Tre cuori in affitto “, della musica dei Spandau Ballet e dei Duran Duran, delle telefonate fatte dalle cabine telefoniche, delle Big Babol. Gli anni in cui il navigatore non esisteva e, per cercare un posto, ci si affidava a Tuttocittà. Gli anni in cui la gente lasciava il Sud per andare a lavorare alla Fiat. Già, i meridionali che venivano “guardati dall’ alto in basso” e che sentivano dire alle loro spalle “è del Sud, ma è una brava persona “. Così come oggi si commenta sullo straniero dicendo: “Non è italiano, ma è un bravo lavoratore “.
Cambiano le epoche, ma le situazioni non mutano. Una storia senza fb e cellulari, dove l’amore e l’amicizia non si vivevano dietro le chat; bensì all’aria aperta, tra una passeggiata in centro o seduti sui muretti a farsi una carezza davanti a un tramonto. Una storia che insegna a lasciarsi trasportare dagli eventi, esattamente come fanno i protagonisti. Vivere con la paura di sbagliare, ma con la consapevolezza di poter imparare dai propri errori. L’amore e l’amicizia sono doni che rendono più bella la vita. Allora spegnete i telefonini e accendete i vostri sogni perché di sognare non si smette mai. Un racconto straordinario che regala magici ricordi del passato a chi ha vissuto in quegli anni e, alle generazioni più giovani, attimi di riflessione su di un’epoca dove la tecnologia non esisteva anche se i batticuori sono gli stessi per tutti e in tutte le “epoche” perché l’ amore e l’amicizia vera non tramontano mai.
Ph. Vita D’Amico
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