Dal cartaceo al digitale: un interessante progetto condotto presso l’IISS di Martina Franca. Attraverso l’uso della tecnologia digitale i ragazzi hanno realizzato un prodotto destinato ai loro coetanei, facilmente fruibile, dando così vita a una vera e propria campagna per l’uso responsabile dell’alcol. Un tema molto sentito e affrontato con un approccio giovane e, crediamo, efficace. Ospitiamo volentieri un resoconto dell’attività a cura della docente Maria Rosaria Chirulli.
Dal cartaceo al digitale. Dalla lettura alla scrittura. “COSA SI PROVA? TE LO RACCONTO”- (StreetLib, €. 1,99) da qualche giorno distribuito in tutte le librerie on line, raccoglie gli esiti di un percorso condotto con tre classi di una scuola superiore: l’IISS “Leonardo Da Vinci” di Martina Franca. Punto di partenza la lettura del saggio di Alessandra Di Pietro “Il gioco della bottiglia”, sul tema alcol e adolescenti. Il vivace dibattito che ne è seguito ha dato vita non solo a numerose produzioni scritte, in forma di racconti, interviste, commenti, ma anche grafiche: una vera e propria campagna sociale per un consumo responsabile dell’alcol. E allora: perché non mettere insieme il tutto e autopubblicarlo? Le tre classi del settore Professionale – indirizzo Comunicazione Pubblicitaria, dell’IISS “Leonardo Da Vinci” di Martina Franca, coordinate dalle insegnanti Maria Rosaria Chirulli, Sabrina Geronimo, Stefania Pellegrini, hanno accolto la sfida: cinquanta fra ragazze e ragazzi hanno costruito insieme una narrazione fatta di testi e immagini che permette di conoscere e comprendere cosa c’è dietro il consumo di alcol fra gli adolescenti, senza censure e falsi moralismi. Regista dell’operazione il prof. Roberto Maragliano, Docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento e responsabile del Laboratorio di Tecnologie Audiovisive del Dipartimento di Scienze dell’Educazione presso l’Università Roma Tre, che lo scorso anno ha osservato da vicino il lavoro svolto al “Da Vinci”, fornendo utili indicazioni per il prosieguo dell’esperienza. Parlare di innovazione e alfabetizzazione digitale significa innanzi tutto farla: sporcarsi le mani, starci dentro, conoscere tutti i passaggi necessari che portano un testo, nel nostro caso un ebook, da chi lo produce a chi lo legge. E dal momento che si sa che la conoscenza si trasforma in apprendimento quando viene messa in azione, dalla teoria si è voluto passare alla pratica. Produrre un libro digitale, “figlio” di un libro letto su carta, significa cominciare a pensare in modo diverso, avviare una trasformazione, prima di tutto culturale, una trasformazione che, rifiutando la logica dei fronti contrapposti, delle polarizzazioni, incoraggia pratiche fondate sull’intreccio e la relazione. Infatti, opporre il cartaceo al digitale è una battaglia improduttiva, soprattutto per i lettori e le lettrici. Fornire, invece, esempi di pratiche di lettura/scrittura “contaminate”, che fanno incontrare cioè libri in forma cartacea ed ebook, le parole degli autori e quelle dei lettori, i testi e le immagini, gli allievi e gli insegnanti, oltre ad essere espressione di un digitale che è innanzi tutto “fare”, favoriscono un approccio creativo e collaborativo ai testi, rendendo il lettore un interlocutore attivo. Da pratiche solitarie, la lettura e la scrittura diventano occasione di socializzazione e di condivisione e fanno emergere, migliorandole, le attitudini dei singoli. L’idea di fondo di questa esperienza innovativa e al momento unica nel panorama nazionale, è il superamento di prassi didattiche improntate sul nozionismo e sulla lezione frontale, favorendo forme di apprendimento di tipo informale in uno spirito collaborativo e non competitivo. Attraverso la lettura delle narrazioni prodotte da ragazze e ragazzi e costruite intorno ad una problematica che li tocca da vicino: il consumo dell’alcol, sarà possibile, inoltre, cogliere anche l’intento formativo di tutto il percorso: sospendere il giudizio e comprendere le dinamiche psicologiche ed affettive che trasformano il consumo dell’alcol in un problema, creando dipendenza. Se questo ebook riuscirà a creare consapevolezza senza scandalizzare o demonizzare taluni comportamenti, si sarà compiuto il primo passo necessario ad accompagnare i nostri giovani nel cammino della crescita responsabile e a “leggere” con le lenti giuste ciò che si agita nella mente degli adolescenti.
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