Entusiasmo da parte della compagnia “Le Quinte” diretta da Pasquale Nessa per il successo di pubblico riscontrato con le due serate (più altrettante matinée dedicate alle scuole) della rappresentazione teatrale “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach nella rivisitazione andata in scena presso il teatro Verdi nei giorni 30-31 marzo scorsi nell’ambito della rassegna 2017 del Teatro Pubblico Pugliese.
Ospitiamo di seguito il comunicato diffuso dalla compagnia “Le Quinte” sull’esito della due giorni teatrale.

Uno scenario paradisiaco e surreale, si respirava nel Teatro Verdi di Martina Franca, con lo spettacolo “IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON”, tratto dall’omonimo romanzo di Richard Bach, a conclusione della Stagione Teatrale Pubblica Pugliese.

Il Gabbiano Jonathan Livingston (nel titolo originale, Jonathan Livingston Seagull) è una popolarissima novella lunga (o romanzo breve) pubblicata dallo scrittore americano Richard Bach nel 1970, che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Per scriverlo, Bach ha messo a frutto le sue conoscenze di aviatore professionista ed il titolo stesso del libro, come dichiarato dall’autore, si rifà al pilota acrobatico John H. Livingston (1897-1974).

La trama, che ha molti elementi tipici della fiaba, è incentrata sulla figura del Gabbiano Jonathan e sulla sua passione per il volo come metafora della vita e della libertà. Se si legge la dedica dell’autore posta in apertura del romanzo (“Al vero Gabbiano Jonathan che vive nel profondo di tutti noi”) si comprende che il percorso di ricerca del protagonista viene auspicato anche per il lettore. Jonathan Livingston è in effetti una favola a sfondo spirituale, che descrive un percorso di miglioramento interiore attraverso una serie di tappe intermedie. Qui la tradizione del romanzo di formazione viene dunque spostata sul versante spirituale: ciò che importa è la salute dell’anima e il volo del gabbiano è la metafora del distacco dal corpo e dal mondo terrestre per abbracciare una dimensione celeste o comunque metafisica.

L’ideatore dello spettacolo “Le Quinte Accademia l’orto delle arti” del Regista Pasquale Nessa.

Riadattamento testo a cura di Gianni Carbotti e Michelangelo Volpe, con il coinvolgimento di una piccola parte di attori professionisti e per il resto di attori emergenti i quali si sono calati ognuno nel proprio personaggio, riscoprendo se stessi nel corpo e nell’animo.

Attori in scena: Lino Lanna, Gabriele Santacroce, Arianna Mazza, Pasquina Filomena, Angela Colucci, Alice Nessa, Michelangelo Volpe, Tania Vinci, Francesco Corrente, Vita Furio, Mariella Brai, Francesco Pastore, Claudio Fischetti, Fabio Marotta, Gaia Rubino, Simona Carrieri, Rebecca Trotto, Federica Santoro.

Grandi emozioni, applausi, sorrisi, ingenuità, dolcezza, bellezza, luci, ombre, silenzi, tutti racchiusi in un’unica parola TEATRO…la vera magia del teatro, quello che ti prende e ti toglie tutto allo stesso tempo.

“I cavalli di razza si vedono al traguardo”…un soffio dal cielo di Zia Titina.

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