Il 21 aprile alle ore 19.00 presso l’ Auditorium Comunale di Locorotondo incontro con gli autori Annalisa Scialpi e Maddalena Corigliano. Intervengono Tommaso Scatigna, sindaco di Locorotondo e la dott.ssa Ermelinda Prete, Assessore alla Cultura. Modera Miriam Palmisano. L’evento – dichiara la scrittrice Annalisa Scialpi – ha lo scopo di presentare il Premio Nazionale di Letteratura indetto da “Laura Capone Editore” per il quale ho conseguito il Premio Speciale Poesia Religiosa con la silloge “Mysterium Christi”, presentata a Roma, presso il Ministro dello Sviluppo Economico. E’ importante chiarire che il Premio non ha altra finalità che quella di promuovere gli artisti partecipanti, incoraggiandoli nel loro percorso di crescita. Si tratta di un obiettivo importante che rende merito a una casa editrice animata da una vocazione reale. Laura Capone non persegue finalità economiche, agli artisti vincitori non è chiesto alcun contributo economico per la pubblicazione dei loro libri. E’, anzi, è la stessa casa editrice che si impegna a promuovere gli artisti, facendo tappa in varie località d’Italia per presentare le opere. E inoltre, la casa editrice è impegnata in un progetto attraverso il quale gli studenti hanno la possibilità di leggere, ‘smontare’ e giudicare le opere dei vincitori al Premio di Poesia e di Narrativa. La distribuzione dei libri ai ragazzi avviene, inoltre, gratuitamente. E’ il primo Premio, perciò, che considero veramente importante perché, appunto, non ci sono altri fini che quello della promozione della qualità artistica delle opere. “Mysterium Christi” non è un’opera finita, ma è un percorso. In quest’opera, nata inizialmente per essere un diario intimo, ho recuperato reperti di un’interiorità alla ricerca della sorgente vera della spiritualità. Una spiritualità di cui oggi si avverte disperatamente il bisogno. E che parte dalle origini, dalle emozioni, dagli archetipi per ‘costruirsi’ in quanto itinerario tortuoso, ma sempre affascinante. La nostra fase storica credo che chieda questo: non altri dogmi, ideologie, sicurezze, proiezioni, ma una capacità vera di entrare nel profondo della propria interiorità dove giacciono, sepolti, i misteri del nostro Essere. Dobbiamo grattare la scorza per accogliere il Grido. Questo libro è un pericolante e audace tentativo di dar voce e seguire quel grido. Certamente c’è una continuità, rispetto a ciò che ho già scritto. Potrei parlare di pagine intrise di un senso di riscatto contro la dittatura velata del nostro tempo asserragliato nella razionalità tecnico-pragmatica a servizio dell’economia, ma sarebbe poco… Mi viene in mente, ora, come un’improvvisa epifania, un temine: resurrezione. E, in effetti, questa raccolta si collega alle altre perché rappresenta una resurrezione, schegge di luce nella notte verso una nuova Consapevolezza dell’Essere”.

 

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