I Vicoli dei Sapori con le Fave di Federico II

I Vicoli dei Sapori con un piatto “regale” divenuto un simbolo della dieta mediterranea

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Fave e cicorie, fino a pochi decenni fa, erano un piatto definito “povero”, anche se spesso, praticamente sempre, racchiudevano ricordi e memorie di pasti conviviali, profumo di casa e di buoni sentimenti. Non bisogna andare troppo lontano nel tempo per rievocare ricordi legati a un piatto unico da cui attingeva tutta la famiglia, spesso con l’uso dei piccoli stratagemmi per “scavare” nel piatto e procurarsi qualche grammo in più di pietanza. Ma a parte i racconti nostalgici, le fave raccontano una storia che affondano le radici nella tradiziine non solo contadina o familiare del nostro territorio. Ed è proprio in questa direzione che viaggia l’operazione intrapresa dall’Associazione Culturale Terra Martinae – Castrum Vetus che dá appuntamento a martinesi e turisti, il 14 e 15 settembre 2018, in uno dei luoghi più suggestivi del nostro centro storico: Il Villaggio Sant’Agostino (ex Convento delle Agostiniane).
Il programma delle due serate, strutturato sulla brillante formula dello showcooking, si richiama alle fave, piatto strategico nella cultura eno-gastronomica martinese, e alla figura di Federico II che di questo eccezionale legume fu entusiasta sostenitore nel congegnare quella che oggi è universalmente riconosciuta come dieta mediterranea. Il grande imperatore tedesco, che aveva eletto la Puglia a sua seconda patria, ha lasciato chiare tracce del suo passaggio grazie ai primi tipi di pasta conosciuti (tra cui i famosi cavatelli), la salsiccia fresca cervellata (altro piatto fondamentale dell’offerta gastronomica martinese insieme a bombette e gnomerelli) e alle fave infrante che, successivamente, si sarebbero imposte come battute alla martinese. Da qui l’insospettabile legame tra il Puer Apuliae e Martina Franca che ha dato impulso alle due serate ed al ricco programma che le accompagna. N.B.: La prima serata è riservata ai mezzi d’informazione – associazionismo – addetti ai lavori, la seconda sarà aperta al pubblico (degustazione con ticket).
Una testimonianza importante sarà costituita dalla bellissima mostra fotografica di Silvio Laddomada Le fave, dal ricettario di Federico II alle tradizioni contadine che aprirà ufficialmente la manifestazione. L’Associazione inoltre è particolarmente fiera di tenere a battesimo l’esordio editoriale di un martinese, l’imprenditore Nicola Raguso, che ha scritto un libro di ricette medievali – tutte rigorosamente testate per sancirne l’attualità e la semplicità (Un salto nella cucina medievale – Nuova Editrice Apulia). Gradita ospite di Terra Martinae sarà l’Associazione Culturale Martinesi in Italia e nel Mondo in virtù di una indovinata partnership sul sito www.martinesi.top di cui sarà illustrata la nuova veste editoriale (a cura di Agostino Convertino e Luciana Matera).

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Grande attesa si registra per tre momenti particolarmente brillanti: 1) i versi della poesia u diavulecchje – declamati dal grande Benvenuto Messia; 2) la partecipazione straordinaria di Michelangelo & Mamma Ria Carbotti, dinamica coppia di martinesi che gira il mondo presentando la vera cucina martinese in ristoranti e alberghi di prestigio. Memorabile l’aneddoto legato al nipote dell’Imperatore del Giappone che pretese – in occasione delle sue nozze – l’invio di un congruo quantitativo di orecchiette da offrire ai suoi invitati. Ovviamente, nell’allegria generale, fu evitato un incidente internazionale nei rapporti diplomatici tra Belpaese e Impero del Sol Levante con grande soddisfazione degli invitati. E’ prevista una loro performance a sorpresa; 3) la battitura dimostrativa del purè di fave eseguita dall’inossidabile 94enne NONNO CICCILLO che svolgerà l’operazione in regime di ortodossia gastronomica – attrezzato col suo inseparabile pentolone personale e una grande cucchiaia di legno – ma con un taglio personalissimo che non anticipiamo per non rovinare la sorpresa. Su tutto, l’egida del classico vino bianco martinese, prodigiosa combinazione dei vitigni Verdeca e Bianco d’Alessano con leggera presenza di Fiano, Bombino e Malvasia Bianca; e Sua Maestà IL CAPOCOLLO MARTINESE (che vanterà una damigella d’onore, il cacio-cavallo locale) introdotto dal genius loci del turismo eno-grastronomico, Angelo Costantini.
Un particolare ringraziamento rivolgiamo all’Amministrazione Comunale – che patrocina la manifestazione – il cui saluto è affidato all’Assessore al Turismo, Gianfranco Palmisano; al giovane ma promettente chef LORENZO ANGELINI alla guida di un agguerrito team di massaie indigene; al nostro socio e consulente eno-gastronomico MARTINO CARRIERI per il grande impegno profuso; e alle aziende che, con genuino entusiasmo, hanno contributo alla realizzazione del programma.

Info: www.actalibera.it

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Matteo Gentile

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