Il 27 maggio alle 18.00 Tonia Scatigna presenterà la sua raccolta di poesie “Senza Rumore”, presso il Villaggio di Sant’Agostino.
Si legge nell’introduzione, scritta dalla stessa autrice, che: “E’ quasi impossibile trovare un unico filo conduttore in questa raccolta, che si snoda lungo la trama -sempre intricata e sorprendente – della vita, muovendo dall’incessante esigenza di decifrarne gli enigmi, svelarne le contraddizioni, comprenderne i moniti. Tutto è comunque riconducibile all’Amore, che della vita costituisce l’essenza indiscussa e indiscutibile.
La prefazione, che ci fa conoscere più da vicino Tonia Scatigna, è di Bruna Magi, savonese di nascita e milanese d’adozione, che ha scritto per Panorama, Il Giornale, Anna, Grazia e Gioia, del quale è stata caposervizio spettacoli. Attualmente scrive di cinema e libri per Libero.
“Che tipo di donna è una poetessa? Quale retino usa per catturare i versi? Dimenticate la versione pseudoromantica e sdolcinata: ho conosciuto Tonia Scatigna, diventata un’amica, fa l’avvocato, è a suo agio nel mondo professionale di oggi, ma conosce l’arte di tessere contemporaneamente una tela avvincente e sospesa di parole senza tempo che si intrecciano, lievitano, volano, penetrano l’anima a volte con crudeltà, pongono quesiti affettivi e morali, fanno sorridere e sdegnare, commuovono, e ti conducono per mano, complici, a indagare nel mistero del cuore e del cervello. Tutto questo oltre ogni scontata banalità, per arrivare al concetto odierno di amore, ed è un lungo itinerario che scavalca con agile autoironia persino i giganti più famosi della tematica amorosa in versi, da Saffo ad Ovidio. E ti accorgi che caparbiamente una poesia può assumere la forza possente della storia, l’intrigo di un romanzo, la sottigliezza acuminata di un’analisi psicologica che danza con la metrica… Capace anche di certe innovazioni che non tutti “osano osare”: Tonia Scatigna ha scritto di suo pugno l’introduzione di questa raccolta, scavalcando l’abusata consuetudine di affidare ad altri (che purtroppo quasi sempre glissano sulle motivazioni fondamentali) l’interpretazione di se stessi. Affinchè nulla risulti banale e scontato. E allora come agire per evitare che io stessa cada nella trappola? E’ obbligatorio lasciare a Tonia il diritto esclusivo sui suoi versi, alcuni ti restano scolpiti dentro, indelebili. Ad esempio: “Poggio i pensieri / sul cuscino di nessuno,/ provo a zittire l’asimmetria del cuore”. E anche, inedito esempio del “riassumere” la passione: “La mia pelle/sudata d’amore/ e la tua guancia/ sul mio cuscino./Mi respiri/ Ti respiro”. Ma Tonia non racconta soltanto la passione, i versi si fanno coro in difesa delle donne afgane, diventano abbracci per gli anziani, speranze di eternità inseguite salendo la scala dei valori. Il titolo della raccolta sottolinea
che tutto questo avviene discretamente “Senza rumore”, per non disturbare il mondo: non è vero, ha l’eco di un boato, ed è giusto così”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente l’autrice che, entusiasta ed emozionata, come solo chi mette al mondo una nuova creatura può essere, invita a partecipare alla presentazione del suo “Senza Rumore”.
“Lettori ed amici carissimi – esordisce Tonia Scatigna – vi aspetto il 27 maggio in uno dei miei luoghi del cuore: l’ex convento delle Salesiane, che ha visto la “me” bambina diventare adulta e che, sono sicura, sarà pronto ad accogliermi ancora, insieme a voi, per provare a guardare il mondo dalla mia finestra, a “sentirlo” attraverso le parole con cui io canto la vita!
Perché se la poesia che scrivi non assomiglia alla vita che vivi, allora non è né vita né poesia. Con me: Eugenio Caliandro, Annapaola Digiuseppe e Piero Marinò, tre eccezionali compagni di viaggio, cultori della parola come messaggero irrinunciabile di valori e sentimenti”.
“Senza rumore” è pubblicato da Bertoni nella collana Poesiaedizioni. Puoi prenotare qui la tua copia.
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