In libreria per Rubbettino Gli incarnati di Alessio Caliandro
finalista della XXXVI edizione del Premio Italo Calvino
«La osservai ancora per un po’, mi resi conto che quella figura non affiorava semplicemente dal passato, ma forse da un’altra vita, o da un sogno, o da un’esistenza solo possibile che non si era mai realizzata»
È disponibile in tutte le librerie, edito da Rubbettino, Gli incarnati, il romanzo di Alessio Caliandro, finalista della XXXVI edizione del Premio Italo Calvino.
Gli incarnati mette in scena il conflitto inaggirabile tra repressione e desiderio all’origine del freudiano “disagio della civiltà”. Al centro del romanzo è il corpo che, attraverso l’azione dei principali personaggi, guida una rivoluzione impossibile della carne verso una riappropriazione della sua forza pulsionale dopo millenni di inibizioni.
Sullo sfondo di una Roma distopica e alienante, il protagonista de Gli incarnati, in perenne fuga dalle proprie frustrazioni quotidiane, si muove con un’energia inquieta, seguendo un ritmo abitudinario e apatico fin quando non verrà colto da un’irrazionale e travolgente attrazione per una giovane lavavetri di etnia rom, da lui soprannominata “Regina”. Tale desiderio diverrà così incontenibile da condurlo a mutare nel corpo. Nel suo testicolo destro nascerà la nuova carne: una neoplasia con caratteristiche cerebrali che – proprio come un secondo cervello – prenderà il controllo delle sue azioni, farà emergere i suoi istinti sessuali più primitivi e li sgancerà dal controllo della “cultura”.
Questa seconda intelligenza, quella della carne, sarà in grado di restituire alla fisicità un suo io, un’identità specifica. Attraverso il filtro di questa nuova percezione il protagonista vedrà la città intorno a sé manifestarsi attraverso la filigrana degli istinti e dei desideri repressi. La vedrà trasformarsi in un magma carnale fatto di corpi sovrapposti, di carne dentro altra carne. All’interno di questo viaggio allucinato saranno la ricerca di un desiderio puro e l’irrefrenabile pulsione primordiale degli istinti a guidarlo nella liberazione da ogni convenzione sociale e familiare. Nel finale, l’incontro epifanico con la Donna clitoride, suo pendant al femminile, metterà in pericolo l’intera civiltà del controllo e della repressione.
Gli incarnati affronta un tema molto complesso e affascinante: l’emersione delle pulsioni primitive e il recupero di un’intelligenza legata al corpo, alla carne, una sorta di rivincita contro la cultura occidentale basata sulla preminenza dello spirito e su un logocentrismo repressivo e totalizzante.
L’autore, Alessio Caliandro, racconta una contro-utopia in cui viene presagita un’esperienza di vita impossibile, tragicamente desiderabile e inconcepibile al tempo stesso. La sua prosa lucida, accurata e minuziosa restituisce, attraverso una precisa attenzione ai dettagli, un senso di disturbo, quasi di malessere.
In questo modo, la profana sacralità dei suoi personaggi, dal dottor Salvatore a Spirito Santo, traspare in una scrittura in continua trasformazione, a volte essenziale e cruda, altre complessa e ricca. L’epica ovidiana, nascosta nei concreti mutamenti del protagonista, è ribaltata da continui scatti estetici, meditati, giustamente cadenzati. Lampi di luce che richiamano alla memoria le imprese cinematografiche di David Cronenberg e David Lynch.
«Volevo in tutti i modi unirmi ad altra carne, il desiderio mi imponeva di colmare questo distacco. Visualizzai quell’unione come la forma più perfetta di felicità»
Alessio Caliandro (1977) è originario di Martina Franca e vive a Roma, dove si è laureato in Filosofia e in Studi storico-religiosi. Ha collaborato con “Nuovi Argomenti” e pubblicato il saggio di storia delle religioni Il Prete Gianni e la performatività del mito. Nel 2023, con Gli incarnati, è stato finalista della XXXVI edizione del Premio Italo Calvino.
Gli Incarnati
di Alessio Caliandro
Rubbettino Editore
265 pagine
Disponibile dal 25 ottobre in tutte le librerie e acquistabile sulle piattaforme online
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