“I sognatori non sognano mai da soli”.

In scena il 2 aprile, sul palco del Piccolo teatro cmunale “Valerio Cappelli”, “Brillina e Donky”, una favola poetica e profonda tratta dal libro dello scrittore martinese Gianni Carbotti (Giacovelli editore) che vedrà sul palco, guidati dall’esperta regia di Pasquale Nessa, con il supporto di alcuni attori della Compagnia teatrale “Le Quinte”, dei ragazzi davvero “speciali”.

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Un esempio virtuoso e meritorio di “Teatro unificato”, realizzato grazie alla preziosa sinergia attivata con l’Unitalsi, associazione pubblica che oltre alle tante attività di volontariato, in un’azione di apostolato nei confronti degli ammalati e dei disabili in difficoltà, si occupa di incrementare anche l’inserimento degli stessi in una tematica più ampia di accettazione della diversità. Uno spettacolo frutto di un importante laboratorio di lettura creativa e soprattutto d’ascolto. L’autore, Gianni Carbotti, che ha curato la drammaturgia dei propri testi, ha voluto seguire le orme tracciate mirabilmente dall’innovativo progetto di Dario D’ambrosi e del suo “Teatro Patologico” col chiaro intento di contribuire ad abbattere le barriere sociali e culturali che spesso circondano il mondo della disabilità e mostrando come tutti, attraverso l’arte, possono arricchire il linguaggio teatrale e offrire nuove prospettive d’espressione.

 

“Molti di loro – si legge nella presentazione dello spettacolo – hanno ancora la “purezza” dei bambini che solo nella più tenera età riusciamo a riconoscere ed è proprio attraverso la loro autenticità che possiamo contribuire ad abbattere le tante barriere, non solo architettoniche. Gli esseri umani, in quanto appartenenti al Regno Animale, hanno un’esigenza primaria: la socializzazione, e attraverso l’interazione con l’ambiente in cui viviamo nasce la socialità, dove avviene lo sviluppo e la conoscenza dell’altro, riusciamo a conoscere e capire meglio noi stessi e assumiamo la capacità di interagire, di connettersi con gli altri e stabilire relazioni. Ma la vita ci insegna che le relazioni, per essere tali, devono essere fondate su dei rapporti liberi e soprattutto paritari, dove oltre al bisogno del voler “comunicare” dev’esserci anche la volontà di saper “ascoltare”. Ed è proprio qui che nascono le difficoltà: nell’incapacità del mettere in opera l’esercizio dell’ascolto.

 

L’accettazione della diversità in tutte le sue forme, quindi, diventa un vero e proprio “valore aggiunto” che contribuisce ad ampliare il nostro patrimonio etico e morale. L’autore ha fortemente voluto la realizzazione di questo progetto per dar “voce” a questi ragazzi ed è importante che il messaggio riesca a viaggiare ovunque affinché la straordinaria capacità espressiva dimostrata possa, una volta per tutte, essere considerata la vera “normalità”. Sul palco, in un bosco incantato una puledrina incontra un asinello, ha così inizio un viaggio con la fantasia che aiuterà piccoli e grandi a sognare toccando vari temi, quali il rapporto con la natura, l’accettazione delle diversità, educazione all’affettività”.

 

Lo spettacolo, che si avvale anche del patrocinio dell’Assessorato alle Attività Culturali del Comune e del Cav, è già sold out, a dimostrazione di quanto il messaggio lanciato dal progetto sia stato recepito nel migliore dei modi e fatto proprio dalla platea martinese che questa sera, dunque, potrà avere il piacere di assistere a questo spettacolo.

Sipario alle 21.

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