Camillo Pace ha presentato il suo album con semplicità entusiasmante

di Matteo Gentile

Fare una recensione del nuovo lavoro di Camillo Pace, giovane contrabbassista martinese, così come lui stesso ama definirsi (qui l’intervista), potrebbe risultare per chi scrive un’operazione dove si corre il rischio che il cuore prevalga sulla ragione e la soggettività prenda il sopravvento sulla “critica” oggettiva, che pure può essere positiva. Conosciamo Camillo da piccolo, così come lo vediamo tutti sulla copertina del disco. E quindi vogliamo lo stesso correrlo, questo rischio, perché alla presentazione del nuovo disco “Credo nei racconti” (ed. digressioni) è emersa evidente la passione e la cura con cui il giovane artista, apparentemente un po’ buffo con la sua capigliatura scarmigliata e un po’ ribelle, ha lavorato a questo progetto per presentare nove brani che in realtà sono dei veri e propri racconti musicali. La presentazione è avvenuta nell’auditorium  della Fondazione Paolo Grassi, nel cuore del centro storico di Martina Franca, là dove si costruiscono anche le basi per il Festival della Valle d’Itria. Una location suggestiva, musica dal vivo con i giovani talenti: Giuseppe Giancola, Rossana De Pace, Alessio Santoro e Antonia Chillà, ad accompagnare Camillo che suona basso e chitarra. Annalivia Semeraro ha stimolato Camillo che ha raccontato alcuni “retroscena” del disco, come la collaborazione nel brano “si addormenta e vola” con Vincenzo De Luci, trombettista ‘diversamente abile’ che nonostante la tetraplegia dovuta a un grave incidente, continua a fare musica d’autore grazie alla collaborazione tecnica dell’associazione di Fasano AccordiAbili che costruisce strumenti musicali “su misura”. O come le mille storie di don Tonino Bello, dalle quali Camillo ha tratto e composto il brano “Adesso”. A ogni modo, per non farci condizionare dall’emotività positiva del momento vissuto con altri amici e ammiratori di Camillo, intervenuti numerosi alla serata in Fondazione, abbiamo inserito il CD nel lettore dell’automobile e ci siamo fatti tenere compagnia lungo la strada. Ebbene, le sonorità che spaziano dal pop, al reggae, alla musica elettronica, con richiami anche alla classica, ci hanno immerso in un mondo musicale dove l’immaginazione ci ha portati in giro per il mondo. La voce un po’ graffiante, calda e rassicurante, dialoga con gli strumenti e racconta con il cuore storie vicine e lontane con poesia e semplicità. E non a caso si parte con un viaggio ‘su un vagone malconcio’, attraverso le campagne e i pensieri ‘di un vecchio uomo ormai stanco che ci accompagna nella prima traccia “Tutto accade la domenica mattina”. Il coro della Fondazione Paolo Grassi, diretto da Angela Lacarbonara, sottolinea il messaggio di “Adesso”, il brano ispirato a don Tonino Bello, dove ‘osando insieme’ si contribuisce a costruire un mondo migliore. Poi la storia di Vincenzo Deluci, che “Si addormenta e vola” grazie alla potenza della musica infinita che ‘a volte ci salva la vita’ e alla solidarietà reciproca. Perché anche lo stesso Vincenzo dona agli altri qualcosa di prezioso, la sua forza di vivere. Nella quarta traccia è il contrabbasso di Camillo Pace a parlare, evocando le immagini di una battaglia ideale contro i mulini a vento, quando “Don Chisciotte torna a casa” con la sua fantasia e la sua lucida follia. Il viaggio continua con il brano “Sarà ancora”, per andare avanti sempre e ancora affidandosi nell’amicizia e all’amore. Quell’amore che viene declinato nelle sue accezioni spirituali attraverso una rilettura moderna del Cantico dei Cantici di S. Francesco d’Assisi nel brano “Io sono vivo”, per non arrendersi mai di fronte alla grandiosità della natura. Poi un altro racconto di vita vissuta, nel brano “Un nome”, storia di un dolore vissuto con serenità apprezzando tutto quello che di bello la vita è capace di donare, da un ‘tramonto senza fiato’ a un ‘temporale’ osservato dalla finestra, quando ancora ‘una notizia bella corre e fa rumore’. Ci si avvia al termine del viaggio musicale con una speranza, “Domani ci sarà il sole”, una dedica delicata e struggente alle donne violate nella loro dignità. E infine, “Nel silenzio”, brano ispirato al grande artista Modigliani, intento a dipingere il volto della sua amata per l’eternità. Le ultime note ci accompagnano mentre raggiungiamo la nostra meta quotidiana. Ma la musica dei racconti ci accompagna ogni istante. Basta soltanto crederci.

16142425_890149451126801_8491159102547311033_nTracklist

Tutto accade la domenica mattina

Adesso

Si addormenta e vola (feat. Vincenzo Deluci)

Don Chisciotte torna a casa

Sarà ancora

Io sono vivo

Un nome

Domani ci sarà il sole (feat. Alberto Dati)

Nel silenzio

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