Gabriele Pellegrini, in arte Dado,  cantando e arrotolando le maniche della camicia maculata, dalla tv generalista al Teatro Canzone passando per la canzone-parodia sul funerale choc dei Casamonica e i primi posti a “I nuovi mostri” di Striscia la Notizia

 

Dado cantando e arrotolando le maniche della camicia maculata, dai tempi di “Macao” fino ai “Raccomandati” di Conti, ci ha prospettato spaccati di vita quotidiana e, tra una battuta e l’altra, cos’ha cercato di comunicare al suo pubblico?

Che il linguaggio televisivo è una sintesi del pensiero, chiunque volesse approfondire è ben accetto agli spettacoli teatrali.

Dado comico di Zelig e ancor prima alla corte di Maurizio Costanzo, Dado in “3/4 della palazzina tour” e “Onesto ma non troppo”…E’ diverso, e se sì, quanto lo è il Dado per la tv generalista rispetto a quello teatrale?

La tv ha una sorta di autocensura, quando mi chiamano in tv gli autori si aspettano che io non metta in imbarazzo nessuno con le mie battute. Diciamo quindi che lì mi trattengo oltre modo, quando invece sono a teatro il mio pensiero è molto più chiaro e lo spettatore capisce molto di più l’uomo invece che il comico.

Da tempo il suo punto di riferimento è il teatro canzone,   tanto caro al “Signor G”. Quando ha deciso di “seguire le orme” di Giorgio Gaber e cosa l’ha spinta a puntare su questa forma d’arte teatrale e musicale insieme?

Ho sempre aspettato il momento giusto, prima mi sentivo poco credibile, poi ho fatto delle riprese amatoriali di alcuni testi nuovi sul modello di teatro canzone e mi sono piaciuto. Anche su consiglio del mio regista , Augusto Fornari, ho cominciato a proporlo in “Onesto ma non troppo” con un risultato straordinario! Mi ha spinto: l’amore per la musica, l’essere un cantautore, l’essere attore e la responsabilità del parlare ad un pubblico, ciò che considero una serie di coincidenze artistiche che mi fanno sentire simile a quell’uomo , purtroppo solo nelle intenzioni perché Gaber è il più grande maestro teatrale del secolo scorso

 

Alla luce degli  avvenimenti “gossippiani” mi permette di chiederle cosa ritiene onesto e disonesto per un politico?
Onesto il lavoro, la giustizia, una casa, il bene dei figli e 4 salti in padella…
Disonesto cercare di appartenere ad uno schieramento manifestando distanza nelle idee e negli ideali quando invece il popolo vuole per tutti la stessa cosa.

Cosa è invece la cosa più onesta e disonesta per Gabriele Pellegrini?

L’attore è disonesto perché recita un ruolo; lo spettatore è onesto perché lo sa e gli va bene cosi!

A renderlo popolare le mini cover e le canzoni Cihuahua, ma è nel guinness dei primati per “ La canzone più lunga al mondo”. Come ha potuto cantare per 25 ore e un minuto?

Quando qualcuno accetta di farmi fare tutto quello che propongo, poi lo devo realizzare veramente.

Io l’ho buttata lì, l’idea è piaciuta molto agli organizzatori ed io ho dovuto farlo ma poteva andare peggio magari proponevo 48 ore invece che 25!

Tra le sue commedie musicali “La vita è fatta a scale, c’è chi le stona e chi le sale”…Lei le scale le intona e le scende o segue il destino dei comuni mortali?

Io mi sento molto comune e molto mortale per questo… canto!

Prima di lasciarci, per i lettori di saturno22, la canticchia virtualmente la strofa rivisitata in chiave Dado di un tormentone musicale?

Sincerità… per andà con Arisa me devi pagà…

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Martina Zaccaria
Direttore Editoriale

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