Intervista al volto iconico di Armani sul ritorno alla sartorialità e i valori del Sud
È trascorsa una settimana esatta da COATurier, l’ evento sulla moda organizzato il 9 e 10 novembre in Valle d’Itria, patria del cappotto e distretto pugliese del capospalla.
Abbiamo raggiunto telefonicamente, uno dei protagonisti indiscussi, il super modello Fabio Mancini che, tra uno shooting ed una prova abito in quel di Milano, si è concesso per una top intervista.
Fabio Mancini e COATurier: com’è nata questa proficua interazione?
È nata grazie a Serena Mellone, una ragazza che lavora a Radio Cittadella. Mi ha contattato per diverse cose inerenti alla moda e per farmi delle interviste. A un certo punto, visto che sono originario di Castellaneta, mi ha parlato di questo evento molto interessante di Martina Franca, incentrato sulla sartorialità. Mi sono fatto raccontare di COATurier e ho voluto metterci la faccia perchè credo nelle piccole boutique, in tutto ciò che sembra passato perché ormai si acquista molto on line. Ci vuole qualcosa che ripercorra tutta la storia della sartorialità e COATurier per me è questo!
Daniele Del Genio, Presidente CNA Puglia, ha dichiarato che tra i progetti in cantiere c’è la realizzazione di una Fashion Week in Puglia. Cosa ne pensi?
Daniele Del Genio è carinissimo e ha pensato una cosa molto bella che andrebbe, secondo me, abbinata al food. In questo modo si potrebbe esaltare il territorio per quanto riguarda i prodotti
tipici del Sud, ed esternare anche al mondo fuori quello che rappresenta la pugliesità. Tutti conoscono questa regione ma magari non sanno da dove provengono i prodotti. Fare una Fashion Week abbinata al discorso Slow Food, ad esempio, nn sarebbe male.
È stato tra gli ospiti del fashion show svoltosi al Verdi ma anche tra i relatori di un talk, alla presenza degli studenti dell’ IISS Majorana Martina Franca e dell’ ITS MITI Moda. Che ricordo hai di questi due eventi?
Innanzitutto ho in mente l’atmosfera del Teatro Verdi tutto floreale, fantastico, molto molto bello, un vero giardino. La gente è stata straordinaria, non è necessario nemmeno che te lo dica ma poi è stata una dimostrazione per me che oltre a Rossorame, che già conoscevo, ci sono altri brand emergenti o che non sono nel settore da moltissimo che hanno tanto da offrire. Quando sei abituato alle alte fashion week e alle passerelle importanti del mondo, ti accorgi che anche brand locali o piccole boutique hanno da offrire qualcosa. È stata una bellissima cosa e spero si farà anche l’anno prossimo.
“E speri di tornarci…”
Certo ormai mi sento parte della famiglia.
Daniele Del Genio e Bruno Simeone sono dei capolavori. Conoscevo Bruno per la sua abilità come designer e ora capisco perchè ha successo nel suo campo. Sono due persone molto buone, di cuore e credono veramente nella possibilità di far risplendere la Puglia. Lo fanno come pochi perchè ci sono tantissime star famosissime o fotografi che sono del territorio ma non fanno niente per valorizzarlo. Apprezzo moltissimo il loro impegno.
Per quanto riguarda il talk coi giovani è stato in linea con un progetto che porto avanti da più di un anno. Vedo spesso che questi ragazzi hanno pochi sogni e questo mi fa letteralmente stare un pò triste, ti dico la verità. Dopo l’incontro a Martina ho ricevuto un sacco di messaggi e questa per me è una cosa molto bella, perchè il mio scopo è quello di dare un imput positivo. Faccio questi incontri per rafforzare la loro psicologia e incoraggiarli per il futuro. Li ho visti un pò timorosi ma hanno voglia di fare, anche se dicono che i sogni futuri sono difficili. Vedere questa loro delusione perchè l’Italia è in difficoltà e spesso devono andare all’estero per lavorare, non la vedo una cosa positiva. Io cerco di stimolarli da quel punto di vista.
“Mi ha colpito una tua frase “Non siete merce ma anime pure” rivolta ai giovani che non devono farsi strumentalizzare.
Fabio Mancini si è mai sentito una merce?”
Nel settore moda siamo tutti un pò merce, quando tu fai una campagna loro usano te e ti pagano per fare quello. Tu hai un’immagine pulita che esce sui cartelloni, noi modelli siamo una merce sana. Invece è preoccupante per i giovani la mercificazione del proprio corpo, chi si mette a nudo a livello fisico e riguardo ai sentimenti.
“Praticamente i ragazzi non devono svendersi”.
Esatto, io ho fatto la carriera che ho fatto perchè ho i valori che ho, nel senso che quando sono arrivate proposte e tanti soldi per cose che dal mio punto di vista, della mia educazione e della mia etica soprattutto, non erano coerenti ho lasciato perdere. Preferisco avere qualche soldo in meno ma essere più felice con me stesso.
E restare un’anima pura…Grazie per questo tempo che ci hai dedicato e magari ci ritroveremo a Martina Franca alla terza edizione di COATurier.
Magari…
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