Intervista ad Angela Curri, giovane attrice di Locorotondo, tra i principali interpreti della fiction “La mafia uccide solo d’estate” che andrà in onda dal 21 novembre su Rai Uno

di Matteo Gentile

Angela Curri, giovanissima, 23 anni compiuti da poco, è una di noi. Parte dalla Puglia con la sua solarità e il suo sorriso un po’ timido ma deciso, piena di sogni e con tanta voglia di mettersi in gioco. Tanta gavetta, tanto studio, per un percorso artistico che la porta a interpretare un bel ruolo nella seconda edizione della fiction di successo “Braccialetti Rossi” su Rai Uno. E adesso, sempre per Rai Uno, eccola approdare in un ruolo di grande spessore nella fiction “La mafia uccide solo d’estate”, con Claudio Gioè e Anna Foglietta, la cui prima puntata andrà in onda lunedì 21 novembre alle 21.00 sulla rete ammiraglia nazionale. La sentiamo in una pausa tra un impegno e l’altro che la portano a promuovere il lavoro del regista Luca Ribuoli.

Angela, innanzitutto complimenti per tutto quello che stai realizzando. Com’è arrivata questa grande opportunità di lavoro?
“Sono io che ringrazio voi per tutte le attenzioni nei miei riguardi, ne sono onorata. Quest’opportunità è arrivata grazie ad un provino che ho sostenuto proprio con il nostro regista Luca Ribuoli. Speravo tanto che mi scegliesse perché vedevo molto di me nel personaggio di Angela Giammarresi. E così dopo un po’ di giorni mi è arrivata la notizia che mi aveva scelta e da quel giorno ha avuto inizio questa bellissima esperienza”.

Nella fiction il tuo personaggio si chiama Angela come te. Quanto c’è di casuale e quanto c’è di tuo in questo personaggio, e chi è Angela Giammarresi?
“Sì, il mio personaggio si chiama come me ma è solo un caso o forse destino. Angela Giammarresi mi assomiglia molto per quanto riguarda la sfera emotiva, siamo entrambe delle persone sensibili e ci lasciamo trasportare da quello che ci dice il cuore.Lei come me è molto impulsiva e forse ha anche un po’ della mia fragilità. Nella fiction Angela è la sorella di Salvatore (Eduardo Buscetta, ndr), il piccolo di casa, intelligente e sensibile, con uno spiccato senso della giustizia. E’ la classica adolescente sempre in rotta con la famiglia e alle prese ogni giorno con un nuovo amore. Idealista come tutti i ragazzi, si scontra spesso con i genitori per affermare la sua indipendenza”.

La fiction è ispirata al film di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. Lo avevi già visto al cinema?
“Sì avevo visto il film di PIF e mi era piaciuto molto.Mi aveva colpito il suo sguardo comico nel raccontare una tematica così importante e allo stesso tempo difficile da trattare.E questo sottile umorismo ho cercato di portarlo anche nel mio personaggio.La fiction in alcune cose è simile al film mentre in altre è completamente diversa. Per esempio il mio personaggio non c’era ma è stato inserito per fornire anche il punto di vista degli adolescenti”.

Le riprese sono state realizzate tra Palermo e Roma. Ma quanto c’è di Puglia, o comunque di “meridionalità”, di attaccamento alla propria terra, nella tua interpretazione?
“Nella mia interpretazione, in effetti, c’è molto della Puglia. Ho un po’ costruito i ricordi, gli odori e gli ambienti del mio personaggio sulla base della mia vita vissuta a Locorotondo con la mia famiglia. Ho scoperto che c’è tanto nella Sicilia della nostra terra, la bellezza dei paesaggi, il calore della gente e la sua accoglienza. E perché no, anche l’ottimo cibo”.

Ma parliamo un po’ di te. Chi è Angela Curri nella sua giornata quotidiana che la porta poi a cambiare pelle e vestito in scena?
“Chi è Angela Curri? Eh … domanda difficile.Sono una semplice ragazza che cerca di scoprirsi giorno per giorno e che cerca di raggiungere i propri obbiettivi con tutto l’impegno possibile.Sono una semplice ragazza amante dell’arte in tutte le sue forme, amo scrivere, fotografare , ballare, cantare, dipingere. L’arte mi rende viva”.

Ma c’è stato un momento particolare, un film, un’attrice, una storia, che ti hanno convinto che questa poteva e doveva essere la tua strada?
“In realtà è una passione che è nata con il tempo.Quando guardavo i film o bravissime attrici che interpretavano determinati ruoli ne ero affascinata perché mi piaceva l’idea di vivere tante vite.
Infatti facendo questo mestiere abbiamo la possibilità di dare vita a personaggi realmente esistiti o totalmente inventati e li facciamo nascere, crescere e anche morire”.

C’è un libro, un film, un personaggio, insomma qualcosa che ti ha colpita in particolar modo o in cui ti riconosci?
“L’interpretazione che più mi ha colpita in questi ultimi anni è stata quella di Marion Cotillard nel film “La vie en rose”.Poi il mio regista preferito è Bernardo Bertolucci . Ho amato i suoi film “Io ballo da sola”, “The dreamers” , “Ultimo tango a Parigi”.”

Amici, famiglia, conoscenti, è cambiato in qualche modo il tuo rapporto con loro per il fatto che adesso ti vedono anche oltre la barriera dello schermo?
“No, in realtà non è cambiato il mio rapporto con loro. I miei genitori e mio fratello sono veramente tanto orgogliosi di me. C’è la gioia nei loro occhi quando mi vedono e di questo non posso che esserne molto felice.Ho tanti nuovi amici che fanno il mio stesso mestiere ma sono rimasti accanto a me anche i miei amici di sempre”.

Provandolo a cercare in tutti i campi, senza esclusione, qual è stato il tuo primo grande amore?
“Bè, dai, preferisco non rispondere”

Anche attraverso l’etere traspare un lieve rossore sulle guance di Angela. Quella timida ragazza che chi scrive aveva avuto modo di “dirigere” come giovanissima attrice nel cortometraggio “Tra i vicoli del cuore” è ancora la stessa che oggi si muove con maggior disinvoltura nel mondo artistico. Dove la sua stella comincia a brillare, con l’augurio di una carriera ricca di soddisfazioni. E’ anche questa la Puglia che ci piace.

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